Porta Romana tra storia e leggenda

Porta romana è una delle porte principali di accesso alla città. L’arco che vediamo oggi, pur essendo molto più vecchio di altre porte come Ticinese o Sempione, non è come si potrebbe pensare la porta che risale all’epoca romana, alla Milano imperiale.
L’attuale arco è stato edificato nel 1598 per volontà di  Filippo III di Spagna, che fu Duca di Milano, in occasione dell’ingresso dell’ancora quattordicenne Margherita d’Austria sua promessa sposa. In quel periodo (dal 1535 al 1706) Milano era dominata da governatori spagnoli e gli stessi fecero edificare la cinta di mura (le cosiddette “mura spagnole”) in difesa di Milano, quale capitale del loro Ducato.
In onore di Margherita d’Austria vennero collocate sull’arco di Porta Romana (e sono tuttora visibili) le decorazioni di due conchiglie aperte che mostrano la perla in esse contenuta; Margarita (Margherita) in latino ha il significato di perla.
Nel passato questa Porta identificava uno dei Sestieri, i Sestieri erano la suddivisione del centro storico di Milano, identificati in sei Porte, e precisamente: Porta Comasina, Orientale, Nuova, Ticinese, Romana, Vercellina. Ogni Sestiere era poi suddiviso in contrade. La famosa canzone, ballata della “mala” milanese “Porta Romana Bella”, e cantata da Gaber, Svampa, Vanoni e altri interpreti, è proprio ispirata all’idea del Sestriere.
I Bastioni erano cinte murarie edificate a protezione della città, e furono precisamente tre, una di epoca romana, una medievale e l’altra risalente all’epoca della dominazione spagnola.
I bastioni furono completati intorno al 1560 e la città non era ancora dotata di un ingresso monumentale e fu con questa concezione che venne progettata Porta Romana. Rimase anche l’unica porta con tale simbolica “importanza” per oltre due secoli, fintantoché non venne completato l’Arco della Pace (previsto per l’ingresso di Napoleone Bonaparte) e Porta Venezia (realizzata per l’ingresso dell’imperatore Francesco II).
Il Corso di Porta Romana si trova nella parte sud/est della città, e la strada era l’apertura verso Lodi.
In tempi non molto lontani, la Porta Romana era sfiorata dal tram numero 13.
Una leggenda milanese narra  di come il diavolo abitasse Porta Romana: trasfigurazione popolare del marchese Ludovico Acerbi, che si era meritato tale fama grazie ai suoi comportamenti eccentrici e alle sontuose feste e banchetti nel suo palazzo (Corso di Porta Romana 3) durante la peste del 1630.
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