La torre che domina il Parco

Negli anni ‘30 la città che sale costruisce una torre come suo totem nella radura del Parco Sempione.
La torre è considerata una vera opera d’arte, “in cui l’architettura moderna e la tecnica nuova trovano un punto di contatto”.
Esile e trasparente, una vera “sfida” architettonica, la Torre Branca viene eretta a tempo di record, in soli due mesi e mezzo nel 1933, in occasione della V mostra Triennale, insieme a sei grandi “archi isolati”, temporanei, progettati da Sironi. Milano acquista così l’esclusiva europea di una “esposizione internazionale triennale delle arti decorative e industriali moderne e della architettura moderna”.
La torre fu progettata da Cesare Chiodi e Gio Ponti  per il disegno architettonico e da Ettore Ferrari per il calcolo delle strutture.  Nel 1939 sul tetto fu installato dall’EIAR un sistema trasmittente per la nascente radiovisione (l’attuale televisione).
“Divenuta inagibile, la Torre Branca andò “fuori servizio” nel 1972. È stata interamente restaurata e resa nuovamente accessibile, dalla Fratelli Branca, di cui ora porta il nome in omaggio alla sua città. È infatti in quegli stessi anni ’30 che anche la Branca guarda al futuro, sceglie la lungimirante via dell’internazionalizzazione, costruisce fabbriche in Europa, nelle Americhe del nord e del sud e getta le basi del suo sviluppo, promuovendo l’immagine dei prodotti in ogni angolo del mondo.”
Totalmente in tubi Dalmine, di acciaio speciale, flangiati e imbullonati, è alta 108,60 metri.
La struttura principale della Torre ha forma tronco-piramidale a sezione esagonale, dal lato di sei metri alla base. A quota 100 metri il lato dell’esagono è ancora di 4,45. La rastremazione assai leggera le conferisce un aspetto quasi prismatico. Oggi un modernissimo impianto ascensore, consente la salita al locale belvedere coperto, a cinque persone per volta, in poco meno di 1 minuto.

Comment

There is no comment on this post. Be the first one.

Leave a comment